Mosaico in vetro colorato per il progetto vincitore della Concattedrale di San Benedetto – Lamezia Terme (CZ)
Sabato 17 Maggio è stato presentato il progetto vincitore per la nuova Concattedrale di San Benedetto di Lamezia Terme, a firma dell’Architetto Prof. Paolo Portoghesi.
Erio Carnevali è stato chiamato a contribuire con un’opera in vetro colorato che decorerà la facciata della chiesa. Le vetrate, visibili in dettaglio sotto, vogliono caratterizzare l’ingresso all’edificio con una combinazione di colori e movimento incentrata sul potere di definizione dello spazio da parte della luce.
Come sempre nella sua carriera d’artista, il colore è infatti il principale strumento di espressione del Maestro Carnevali. La scelta cromatica per Lamezia Terme parte dall’essenzialità dei colori primari per parlare di scomposizione, ritmo e vita. Richiamandosi alla tradizione delle vetrate cloisonnées delle chiese europeee dal tardo medioevo in avanti, Carnevali ha voluto aggiornare il modello imprimendogli la capacità tipica dell’astrattismo di parlare dell’invisibile, e quindi anche dei significati ultimi, creando in ultima istanza una nuova realtà organica.
La centralità dello strumento luce è d’altra parte in sintonia con il progetto dell’Arch. Portoghesi, il quale mira, attraverso le numerose aperture lungo il perimetro della Concattedrale, alla creazione di uno spazio sacro totale, giocando inoltre con le possibilità luministiche derivanti dall’orientamento verso oriente della chiesa.
Alla cerimonia di presentazione del progetto vincitore, accanto agli altri 87 che hanno concorso, erano presenti il Vescovo di Lamezia Terme, Mons. Luigi Antonio Cantafora, il Vescovo di Cassano alla Ionio e segretario generale della Cei Mons. Nunzio Galatino, il Sindaco della città Giovanni Speranza, e il Presidente dell’Ordine Nazionale degli architetti, Giuseppe Macrì.
Il progetto sarà in mostra fino al 1 Giugno nel Chiostro di San Domenico ed è illustrato nel libro ‘Una Chiesa nuova per una nuova città’, a cura di Andrea Adelchi Ottaviano, Francesco Stella e Don Roberto Tomaino, con prefazione dello stesso Mons. Galatino.